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1314 Words

«Che carino» dissi, in ogni caso, allungando il collo. Mi resi conto che quella che sembrava lanugine erano in realtà piccole piume. La madre lo tirò su e lo asciugò energicamente con un telo. Poco dopo il neonato assomigliava a un batuffolo nero e bianco, con solo il viso, le mani e i piedini privi di piume. Zenith e le sue sorelle iniziarono una conversazione abbastanza tranquilla e Serna si portò ai seni la bocca del neonato. Quello cercò il capezzolo e iniziò a succhiare quasi subito, proprio come avrebbe fatto un bambino umano. «A quanto pare si chiamerà Haro, come suo papà» mi informò Zenith. «Tra l’altro, è un peccato che Eot non ci fosse. Se è fortunato vedrà la schiusa dell’altro uovo. Andiamo a mangiare?». La sua indifferenza nei confronti del nuovo arrivato mi sembrò un po’ e

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