Separato da lei dal tavolo, non c'era niente che Erick potesse fare per aiutarla. Neanche volendo. Ma cosa voleva da lui? Lo torturava solo perché sapeva che a tavola non poteva fare niente? Era una vendetta sessuale per quello che le aveva fatto? «Scusatemi, sono molto stanca. Le ultime rotazioni del pianeta sono state lunghe.» Si fece largo a gomitate tra la folla. Erick scivolò fuori dalla Sala grande davanti a lei, imboccando il corridoio verso le camere e aspettando dietro il primo angolo. Nel momento in cui lei svoltò, si incamminò alle sue spalle. «Erick.» Si fermò ispirando rumorosamente, i capelli chiari che le ricadevano in avanti sul viso. Avanzò. Un passo, poi un altro. Indietreggiò. Non verso il corridoio della Sala grande, ma con le spalle al muro. In un secondo fu su