2. A dire il vero, dopo il prelievo Hudson aveva chiesto scusa sul serio. Le aveva giurato di fidarsi di lei, ma di voler capire che cosa fosse successo. Forse vedendola così determinata, così tranquilla nel sottoporsi a un test genetico, i suoi dubbi erano svaniti. Più o meno in quel periodo – lo aveva ricostruito in seguito – Emma aveva visto la prima persona su un tetto. Era sul tetto di uno dei palazzi della strada che faceva per andare alla metro, proprio sul bordo. Londra non era una città che invogliasse a guardare in alto, ma quel mattino, quasi per un’ispirazione divina, Emma l’aveva fatto e aveva visto quella persona. Sul momento aveva pensato a un operaio o a un tecnico di qualche tipo. Ne aveva visto a malapena la sagoma, data la distanza e la luce contraria. Un uomo dritto