When you visit our website, if you give your consent, we will use cookies to allow us to collect data for aggregated statistics to improve our service and remember your choice for future visits. Cookie Policy & Privacy Policy
Dear Reader, we use the permissions associated with cookies to keep our website running smoothly and to provide you with personalized content that better meets your needs and ensure the best reading experience. At any time, you can change your permissions for the cookie settings below.
If you would like to learn more about our Cookie, you can click on Privacy Policy.
Capitolo VIII Le furie del canadese Ignoro la durata di quel sonno, ma dovette essere molto lungo dato che ci ristorò completamente. Fui il primo a svegliarmi. I miei compagni dormivano ancora e giacevano sul pavimento come masse inerti. Nel frattempo niente era cambiato nella nostra cella. La prigione era rimasta prigione e i prigionieri prigionieri, solo che durante il nostro sonno qualcuno aveva sparecchiato. Cominciavo a chiedermi seriamente se eravamo destinati a vivere per sempre in quella cella. Ned e Conseil si svegliarono di lì a poco quasi contemporaneamente, si strofinarono gli occhi, si stirarono e in un attimo furono in piedi. - Il signore ha riposato bene? - fu la prima frase che Conseil pronunciò. - Benissimo, e voi? - Anche noi, grazie - rispose Ned Land. - So