LITE

1649 Words
Il dolore al collo mi fa mugugnare dal dolore. Apro gli occhi e mi ritrovo in un bagno. Ricordandomi gli avvenimenti di ieri, sospiro ancora arrabbiata. Cerco di alzarmi ma anche la schiena mi fa male. Decido di sdraiarmi sul tappeto per far distendere collo e schiena mentre gemo dal dolore. Mentre sono coricata la porta si spalanca ed entra lo stronzo. Indossa solo un paio di boxer neri. Santo cielo è perfetto! Chiudo gli occhi per non vederlo. “Che cazzo ti è successo? Sei caduta?” Si avvicina guardandomi preoccupato. Preoccupato lui? Mi viene da ridere! “Ho solo male al collo, ho dormito male” Mugugno tenendo gli occhi chiusi. All’improvviso mi sento sollevare. Spalanco gli occhi e mi aggrappo alla sua nuca per non cadere. Mi ha presa in braccio e mi sta portando fuori dal bagno. “Che fai? Mettimi giù!” Mi dimeno. “Devi sempre lamentarti? Chiudi quella bocca Ariel” Il suo volto è scuro, ma non sembra arrabbiato. E’ preoccupato sul serio? Mi adagia sul letto, si volta frugando nel comodino mentre mi ordina “Sdraiati a pancia in giù!” Lo guardo e vedo che ha in mano una boccetta con quello che sembra dell’olio. “Lo vuoi fare da sola o vuoi che lo faccia io? Non lamentarti dopo però” Mi guarda minaccioso. Sbuffo e mi corico piano. Che vuole fare? Quando lo sento salire sul letto e mettersi a cavalcioni sulle mie gambe inizio ad agitarmi. “Non muoverti Ariel! Potrei eccitarmi!” Sogghigna mentre abbassa la zip del vestito per poi aprirlo scoprendomi la schiena. Le mani cosparse di olio iniziano a percorrere il mio collo e la mia schiena. Rabbrividisco dal piacere. E’ davvero bravo! I muscoli del collo si distendono e il dolore lentamente se ne va. “Ok... adesso basta... ” Mormoro piano cercando di muovermi per allontanarmi dal suo tocco. Non so perchè ma anche se è piacevole lo trovo strano. Non voglio che mi tocchi più del dovuto, soprattutto dopo quello che ha fatto ieri. Appena i ricordi mi raggiungono mi irrigidisco e cerco di divincolarmi con più forza e urlo “Lasciami! Non toccarmi!” “Si, piccola! Continua... Lo senti com’è duro per te?” Mormora strusciando il suo bacino contro il mio sedere. E’ quasi sdraiato sopra di me e mi blocca con il suo corpo. Sento le sue mani che accarezzano le mie cosce, arrivano al vestito e lentamente lo sollevano scoprendomi il sedere. Sento la sua erezione muoversi tra le mie natiche. Ma quando si è spogliato? Sento i battiti del mio cuore che aumentano. Credo mi stia venendo un attacco di panico. Sono anni che non ne ho uno. Pensavo di essere guarita e invece grazie a questo stronzo stò tornando in quel baratro. Inizio a tremare e mi manca il respiro. “Aiu..Aiuto...” Singhiozzo. “Il tuo culo mi farà impazzire...” Mugugna ignorandomi e continuando a muoversi. Un dolore al petto mi colpisce e mi sento soffocare. Annaspo e tutt’intorno si fa annebbiato. Quando improvvisamente riesco a prendere un respiro mi rendo conto che si è sollevato. Sento che parla ma non capisco cosa dice. Mi trascino fuori dal letto e barcollando corro verso il bagno. Non so come mi chiudo dentro accasciandomi contro la porta. Chiudo gli occhi e cerco di respirare e calmarmi. E’ tutto finito Ariel! Respira! Respira! Quando finalmente riesco ad alzarmi vado lentamente verso la doccia ed entro aprendo l’acqua. Rimango sotto il getto caldo finchè il respiro diventa regolare. Indosso ancora il vestito aperto sulla schiena e ora completamente bagnato. Me lo levo e lo lancio con furia per terra. Indosso l’accappatoio e mi avvicino alla porta. Non sento rumori per cui mi azzardo ad aprire e quando vedo che la camera è vuota vado verso il letto e crollo esausta addormentandomi immediatamente. ◆◆◆ Qualcosa mi colpisce il volto e di colpo mi sveglio. Afferro la stoffa che mi copre il viso e noto che è un vestito nero di paillettes. Mi guardo intorno ancora assonnata e vedo lo stronzo davanti all’armadio che si stà vestendo. “Sbrigati siamo in ritardo per la cena!” Sempre gentile lui! Aspetta! Cena? Guardo la sveglia e sbarro gli occhi. Sono le otto. Ma quanto ho dormito? Mi alzo e vado in bagno. Indosso il vestito nero, mi guardo allo specchio e sospiro. Dovrebbero chiamarlo “svestito” visto che non copre quasi nulla! Se continuo a indossare questi straccetti prima o poi mi prenderò un raffreddore! Mi avvio in camera mentre indosso un paio di scarpe e poi mi blocco appena lo vedo. Indossa una camicia bianca che fascia i suoi muscoli e un paio di jeans neri che evidenziano il suo sedere... E che sedere! Non è giusto! Perchè deve essere così bello? Senza voltarsi esce dalla camera e io mi ritrovo come al solito a seguirlo di corsa fino alla macchina. Per fortuna non mi degna di uno sguardo fino a che non entriamo in un palazzo e saliamo in ascensore. Lo vedo che mi scruta attraverso lo specchio ma continua a non rivolgermi la parola. Quando le porte dell’ascensore si aprono mi afferra per un fianco avvicinandomi a lui e trascinandomi fuori. Mi spinge verso un divano e con la sua solita delicatezza mi fa sedere. Alzo gli occhi e vedo che mi osserva scuro in volto. Senza dire nulla si volta e se ne va. E ora che gli prende? Mi ha davvero mollata qui come un pacco? Sbuffo e mi guardo intorno. Siamo su una terrazza con la vista spettacolare dei palazzi illuminati del centro città. Rimango incantata dallo splendido panorama e non mi accorgo che non sono più sola sul divanetto. Mi volto e vedo il signor Harris con accanto una donna mora. “Buonasera Ariel!” mi accoglie sorridente squadrandomi spudoratamente il seno. “Non credo tu abbia ancora conosciuto mia moglie” Si sposta leggermente voltandosi verso la donna accanto a lui “Tesoro, lei è Ariel la segretaria di Steven. Ariel lei è mia moglie Ginger!” Mi avvicino per presentarmi cordiale ma il sorriso mi svanisce quando metto a fuoco la mora. Non ci credo. La moglie del Signor Harris è la Ginger di ieri? Quella che si è fatta sbattere contro la porta dal mio capo? “Piacere Ariel! ” Mi sorride ma con gli occhi sembra volermi incenerire. “Dov’è Steven?” Chiede la donna guardandosi intorno. Che c’è ? Vuole fare un’altro round? Scuoto la testa. Ma che stò pensando? Sto diventando come lo stronzo pervertito! “Non ne ho idea!” Dico alzando le spalle. Nel frattempo un cameriere si è avvicinato appoggiando sul tavolino davanti a noi una serie di pietanze. Sono a digiuno da ieri per cui mi volto e inizio a mangiare, ignorando i loro sguardi. “Tesoro, vado un attimo in bagno” Sento la mora sussurrare al marito per poi alzarsi e sparire tra la folla. Sto mangiando la mia chicken salad quando sento una mano sulla mia coscia. Mi volto e vedo il Signor Harris sogghignare “Finalmente soli !” Si avvicina mentre la sua mano si sposta sotto il vestito. Faccio un salto e mi alzo scostandomi da lui. Ma che hanno tutti? Perchè ce l’hanno tutti con me? “Vado a... a cercare Steven!” Mi volto e mi allontano velocemente. Ovviamente non vado a cercare lo stronzo, ma in questo modo spero non mi segua. Mi faccio spazio in mezzo alla gente e finalmente vedo la toilette. Mentre mi avvicino però noto in un angolo buio una figura familiare. Mi avvicino e riconosco il mio capo. Ha il viso rivolto verso l’alto e gli occhi chiusi. Che sta facendo? Guardo verso il basso e vedo una donna in ginocchio davanti a lui. Mi blocco basita. Non è possibile! Si stà facendo fare un pompino in mezzo a tutta questa gente? Guardo meglio la donna e quando vedo che è Ginger un senso di nausea mi colpisce. Mi volto e mi allontano disgustata. Dopo qualche metro sbatto contro qualcuno e alzando gli occhi per scusarmi mi accorgo che è il Signor Harris. “Che succede Ariel?” Mi guarda sornione. Quando però sposta lo sguardo verso il mio capo lo vedo assottigliare gli occhi e rendersi conto di quello che succede. Mi scosta bruscamente sbattendomi contro il muro e si fionda verso di loro urlando come un forsennato. “Che cazzo state facendo? ” Un attimo dopo il mio capo è a terra che viene colpito ripetutamente dal signor Harris. Le stà prendendo e anche per bene. Sicuramente perchè è stato colto alla sprovvista. Lo guardo sanguinare e le mie labbra si allargano in un sorriso. Così impari a farti la moglie del tuo socio! Purtroppo però qualcuno si intromette e stacca il signor Harris sollevandolo con forza. "Me la paghi Steven! Questa giuro che me la paghi!” Urla infuriato mentre lo allontanano. Intanto il mio capo si è alzato e si stà guardando intorno. Ha il viso e la camicia coperti di sangue. Per un attimo una sensazione di dispiacere mi assale, ma poi vedo Ginger che lo raggiunge e lo abbraccia. Volto le sguardo per non guardarli e mi allontano. Non faccio molti passi che mi sento afferrare per un braccio per poi essere trascinata verso l’ascensore. “So che ci sei tu dietro tutto questo!!” Ringhia furioso strattonandomi con forza. “Che dici! Io non ho fatto nulla!” Cerco di difendermi. “Zitta! E’ sempre colpa tua Ariel! ” Urla tappandomi la bocca con una mano. Non è possibile! Io non faccio mai nulla eppure mi ritrovo sempre in queste situazioni! “Non hai idea di cosa ti aspetta a casa Ariel!” Inizio a tremare dalla paura pensando a cosa mi farà al nostro rientro.
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