Ottobre Christian aveva cominciato a sfotterlo. «Fortuna che ero io il secchione! Non ti puoi schiodare quarantott’ore dai tuoi maledetti composti clorati?» Certo che poteva: la tesi era quasi pronta, non era quello il punto. E quel bastardo lo sapeva, e di proposito aveva ficcato il dito nella piaga: «Cos’è, speri ancora che quella si faccia viva?» Quella era Lisa, occhi verdi e corpo da urlo, Lisa che lo aveva rosolato a fuoco lento e poi piantato in asso, così, senza un motivo. Sms, mail, lettere: zero risposte, della serie piantala di rompere. No, non lo avrebbe richiamato, Lisa. Tanto valeva farsi un giro. A Pompei, con Christian. E al diavolo Lisa. Fabio Fornari scese dal pullman. Il piazzale davanti agli Scavi brulicava di turisti e di bancarelle: souvenir e limoncello, granite