Relitti Tu che percorrendo queste rive hai raccolto il mio estremo messaggio, giunto a te dall’abisso per volere del Fato, non passar oltre, ma fermati e leggi. Non disprezzare la mia sventura. Che tu sia schiavo o libero, barbaro o figlio di Roma, offri per me un sacrificio agli dèi perché mi concedano pace. Il mio nome è Decio Domizio, capitano dell’Iside. Per vent’anni ho battuto il mare tra le province d’Africa e l’Urbe in cerca di belve e di schiavi per i giochi del Circo. Ho guadagnato onori e ricchezze, possedevo servi e bestiame. Mi ero costruito una casa sul Colle Oppio: sento ancora l’odore di calce sui muri, quello delle rose appena piantate. Non male per un liberto, un ex schiavo figlio di schiavi. Ma io volevo di più. Più denaro, e più piacere, per ogni volta che mi ero sen