L’inizio della fine
La Terra prese a tremare, dilaniata dalle scosse di un tremendo terremoto che provocò migliaia di morti anche nelle regioni confinanti. Si registrarono, in totale, nove scosse violentissime nell’arco di tre ore. La prima, la più potente e prolungata, fu di magnitudo dieci della scala Richter, quelle successive non scesero mai sotto l’ottavo grado.
Il cielo si fece cupo e grigio, illuminato solo da potenti fulmini e assordanti tuoni, quindi si scatenò una gigantesca grandinata a cui seguì una pioggia torrenziale talmente copiosa che non vi era memoria al mondo di un fenomeno simile.
Per quel popolo fu un’ecatombe di portata eccezionale.
Ogni villaggio in un raggio di decine di chilometri dall’epicentro fu raso al suolo. Le povere capanne, fatte di paglia e fango, non ressero a quella serie di cataclismi naturali di devastante potenza. La gente era terrorizzata, ovunque il caos era totale. Alcuni villaggi sprofondarono in voragini aperte dal sisma e dalla pioggia torrenziale, le spaccature nel terreno inghiottirono centinaia di persone e il panico si impadronì dei pochi sopravvissuti. Dopo tre ore tutto finì e imperò il silenzio, nell’aria si sparse odore di morte e di devastazione.
In seguito gli esperti mondiali, messi in allarme e sorpresi da una simile violenza della natura, valutarono l’origine e le cause del terremoto.
L’epicentro fu registrato ad Axum.
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