CAPITOLO I Un antico salotto Allorché Gillenormand abitava in via Servandoni, frequentava parecchi salotti assai scelti e nobilissimi. Sebbene borghese, Gillenormand era ricevuto; siccome aveva una duplice quantità di spirito, ossia quello che aveva e quello che gli veniva attribuito, era perfin ricercato e gli si faceva festa. Non andava in alcun luogo se non a condizione di dominarvi. Vi sono persone che vogliono ad ogni costo essere influenti e tener occupata di sé la gente e, laddove non possono esser oracoli, si fanno buffoni; ma Gillenormand non era di codesta natura. Il dominare nei salotti realisti che frequentava non costava nulla al rispetto dovuto a se stesso; era oracolo dappertutto egli capitava di tener testa al Bonald e perfino a Bengy-Puy-Vallée. Verso il 1817, passava