8 Accetttazione Emily «Eravamo tutti preoccupati, messaggio o non messaggio,» esordì. La rabbia era tangibile nella sua voce, e anche la preoccupazione. «Mi dispiace.» Emily fece qualche passo, camminando nel giardino che circondava la casa, e per un attimo si perse ad ammirare le costruzioni della cittadella e la gente che passando lì vicino lanciava loro occhiate curiose. «Perché, Emily? Ti ha obbligata?» In un attimo le fu accanto, camminandole vicino. «No. Ho scelto di rimanere. Connor, io capisco e mi dispiace che tu sia arrabbiato. So che dopo quello che ti ho detto, tu ti preoccupi per me. E credimi, mi sento in colpa da morire, ma voglio anche comprendere cosa sta succedendo e credo mi stiano aiutando.» «Credi?» Sorrise piano, sentendosi quasi euforica. «Ho visto i bambini,