5. Ci eravamo spostati nella grande cucina, ancora in accappatoio. Io avevo preparato delle uova strapazzate, mentre David affettava un grosso prosciutto spagnolo con un’affettatrice elettrica. Avevamo mangiato e ci eravamo sistemati in salotto con un Bloody Mary a testa. Nel frattempo io mi ero impadronita di una delle sue magliette, mentre lui si era infilato un paio di bermuda blu. Facevamo mezzo abbigliamento in due e la cosa contribuiva a rendere l’atmosfera rilassata e intima. David accese lo stereo a basso volume e le casse iniziarono a diffondere Miles Davis. Accoccolati sul divano, sorseggiammo i nostri drink, accarezzandoci e sfiorandoci. Mi trovai a pensare che stare insieme a lui era così facile. Non c’erano tensioni, tra noi. Il fatto di non conoscerci bene ci rendeva educa