CAPITOLO XV Iperbole o parabola Ci si dovrebbe stupire a vedere Barbicane e i suoi compagni così poco preoccupati della sorte che li attendeva nella prigione di metallo che li trasportava negli spazi infiniti dell’etere: anziché chiedersi dove stessero andando, passavano il tempo a fare esperimenti come se si fossero trovati comodamente seduti nel loro studio o laboratorio. Bisogna dire che uomini tanto temprati erano al di sopra di simili preoccupazioni, che non si agitavano certo per così poco, e che erano ben impegnati in altro per avere il tempo di preoccuparsi del loro immediato futuro. Il fatto è che non erano padroni del proiettile, non potendo né governarne il cammino né modificarne la direzione. Un marinaio arma a piacimento la prora della propria nave, un aeronauta può impr