Capitolo cinque Carlos Percorro il perimetro esterno della cittadella. Il ronzio nelle orecchie mi fa battere la testa, ma procedo. Ho intenzione di battere l’intero territorio del branco ogni giorno finché non saprò chi vive in ogni capanna, i nomi dei membri delle famiglie, cosa fanno per noi. Anche se lo giuro, però, il paesaggio mi scorre accanto senza che veda nulla. Tutto ciò che vedo è Sedona, incatenata nuda a quel letto. Il mio terribile e meraviglioso trofeo. Guardarla andare via è stato come permettere a qualcuno di scappare con un organo vitale strappatomi dal corpo. Sono rimasto lì, indolenzito, senza capire come potessi essere ancora in vita, come potessi ancora respirare senza lei accanto. Mi ci è voluta tutta la forza di volontà immaginabile per trattenermi dal trasform