Capitolo quattro Carlos Mi sveglio nella mia stanza. Ho ancora l’odore di Sedona nelle narici e allungo un braccio per toccarla, ma la mano non trova nulla. Il ricordo dell’ultima volta in cui l’ho vista torna limpido nella mente e mi metto a sedere sussultando. Sedona. Dov’è la mia femmina? L’urgenza di trovarla e di proteggerla mi fa quasi tramutare. Se quei figli di puttana hanno messo anche solo un dito addosso alla mia femmina, li faccio a pezzi. Non me ne frega niente se sarò bandito per sempre dal branco. Anche se questo significherebbe abbandonare la mia povera madre. Non me ne starò da parte a permettere che la mia femmina venga maltrattata. Mi alzo dal letto e infilo un paio di pantaloni del pigiama prima di andare a grandi passi verso la porta. Sento qualcuno bussare leggerm