5. L’uomo di Bowie a Chicago era piccolo e di carnagione scura, forse portoricano. Aveva un berretto di lana nera in testa, con una massa di riccioli scuri che spuntavano da sotto. Anche il giaccone sportivo era nero. Bowie la fece sedere accanto a lui e si spaparanzò sul sedile posteriore. La presentò a Dan con il suo vero (finto) nome e chiese di essere portato in un bar. Snow guardò fuori dal finestrino l’inizio livido della giornata. Chicago, in generale, non le dispiaceva. Certo, quel particolare angolo di periferia era brutto, ma in generale trovava piacevole il suo aspetto tranquillo e ordinato. Be’, più tranquillo ed ordinato di New York, a ogni modo. Bisognava però ammettere che il clima non era dei migliori. Aveva lavorato a Chicago due o tre anni prima. Si era infiltrata ne