«Prendiamo una camera?» chiese Blanche, atona. La maledetta aveva dormicchiato metà del tempo, da quando Bowie aveva noleggiato la macchina. «Ne prenderemo tre» rispose, infastidito. «Ma scordati di dormire». Lei alzò le mani in segno di resa. «Non ho detto niente». Bowie si infilò nel parcheggio. «Ma l’hai pensato». Spense la macchina e prese una sacca dal sedile posteriore. Blanche lo seguì docile fino alla reception, sempre che potesse definirsi reception una specie di casottino con i vetri antiproiettile. Batté con le nocche della mano sulla finestra per svegliare l’uomo addormentato sulla scrivania e ignorò completamente lo sguardo di fuoco che questi gli rivolse. «Avete tre stanze libere?» tagliò corto. L’uomo sbadigliò e aprì con estenuante lentezza il registro. «Msì… quante