IX. Nuovo incontroFleur, con in mano i conti del suo “esercizio”, emerse fra i vasi d’alloro davanti alla casa. Un quarto alle nove, secondo l’ora del Big Ben. Ci volevano circa venti minuti di cammino attraverso il parco. Si era fatta portare il caffè a letto, per evitare domande ed ecco, naturalmente, il babbo col naso appiccicato alle finestre della sala da pranzo! Essa sventolò le carte dei conti ed egli si ritirò come se lo avesse colpito. Era tanto buono e caro, ma non avrebbe dovuto star continuamente a spolverarla, come se fosse una porcellana preziosa! Camminava in fretta. Oggi non aveva alcuna sensazione di caprifoglio, ma si sentiva forte e decisa. Se Jon era tornato per rimanere in Inghilterra, era meglio affrontarlo addirittura, quanto prima, e senza fare storie! Passando dav