La compagnia del bosco verde Matcham era ben riposato e ristorato; e i due ragazzi, sospinti da quanto d**k aveva visto, superarono di volo il resto del bosco, traversarono la strada senza ostacoli, e presero a salire l’altura della foresta di Tunstall. Gli alberi si raggruppavano sempre più fitti, con delle radure rossastre qua e là, sabbiose, tutte coperte d’erica e disseminate di vecchi tassi. Il terreno si faceva sempre più ineguale, pieno di buche e di rialzi. E a ogni passo della salita il vento soffiava e fischiava più forte, e gli alberi piegavano alle raffiche come canne da pesca. Erano appena usciti in una di quelle radure, quando d**k si buttò improvvisamente faccia a terra fra i rovi, e cominciò a strisciare lentamente all’indietro verso il riparo del folto. Matcham, assai stu