Clara lo prese sottobraccio, flautando. “Hai proprio ragione, Beauregard. Abbiamo di meglio da fare che confonderci con certa ... gente.”
Mentre erano già abbastanza lontani, Ares sentì distintamente Slay dire sarcastico ai suoi. “Cosa vi avevo detto? E lo chiamano ... Dardo! È lento come una lumaca per la paura. È proprio un coniglio! Non vedete come se la fa sotto, ogni volta che mi vede?!”
I suoi Troll, Graves e Sloum, si sganasciarono sguaiati, mentre Wayr e le ragazze si complimentavano allegramente con quel campione di arroganza.
Amareggiato, Ares sospirò e, scuotendo la testa, andò a fare il suo dovere.
Era passata un’altra settimana e Ares era un fascio di nervi. L’umiliazione subita da parte di Slay e della sua cricca, anche se a testa alta come sostenevano i suoi amici, si ri
