Con faretra a tracolla e arco in mano, entrò contento nella Grande Serra e girovagò senza meta tra i diversi locali. Era la sua prima serata di libera uscita e voleva assaporarla appieno. Quando giunse alla Voliera – era così che chiamava, per la sua struttura e aspetto, la vasta area centrale della Serra – si ricordò dell’ultima lezione che si era tenuta lì e si diresse spedito verso la zona dove erano state spostate le piante di Surgiva. Se la fortuna gli avesse sorriso, avrebbe potuto vedere il Ghiottone e, forse, tanto bene da capire cosa o chi fosse. Aspettò, acquattato dietro cespugli defilati, per più di un’ora poi, stanco e deluso, se ne andò. Il boschetto di bambù era come se lo ricordava: bellissimo. Gli altissimi alberelli, che fluttuavano dolcemente, facevano da sinuosa corona