S E D I C I I mercanti di schiavi mi spingono per il corridoio, e man mano che cammino per le strette stanze senza fine, inizio a sentire un debole mormorio. All’inizio, è difficile capire cos’è. Ma mentre mi avvicino, risuona come il rumore di una folla. Una folla che grida, in una pioggia di urla e schiamazzi. Scendiamo per l’ennesimo corridoio, e il rumore si fa più chiaro. C’è un grande boato, seguito da un rumore che sembra quello di un terremoto. Il corridoio sta tremando. Sembra la vibrazione di centomila persone che battono i piedi. Vengo spinta verso destra, per un altro corridoio. Mi dà fastidio essere toccata e spintonata da questi mercanti di schiavi, soprattutto considerando che mi stanno portando a morire, e non c’è niente che mi piacerebbe di più che girarmi e picchiare u