Capitolo sei Charlie Il cellulare non tracciabile di Annabel suona mentre scendiamo dalla montagna. Dà un’occhiata allo schermo, poi si volta e incrocia il mio sguardo interrogativo. “Washington, D.C. Potrebbe essere il senatore Flack.” “Rispondi.” Ha le mani che tremano un poco mentre si porta il telefono all’orecchio. “Agente Gray.” “Annabel, ciao. Sono il senatore Flack. Rispondo alla tua chiamata.” Con il mio nuovo udito molto più potente, non c’è conversazione che non possa origliare, compresa quella che hanno avuto Annabel e sua sorella ieri riguardo a me. Il senatore ha un tono caloroso e amichevole, quasi come un nonno. “Senatore, grazie per avermi richiamato. So che lei era direttore della CIA alla morte di mio padre, e ricordo che venne anche al funerale.” “Sì, è vero. Tuo