CAPITOLO 4
Fu svegliato dal suono di un forte respiro affannoso vicino all’orecchio. Sapeva chi era a produrre quel suono anche senza aprire gli occhi. Era il vecchio setter irlandese che apparteneva a Phil Lizzuco, uno dei ragazzi della comune. Prima di venire nella comune, Phil aveva chiamato il cane Grande Rosso ma quel nome era sembrato terribilmente borghese agli altri residenti e così, nonostante le obiezioni di Phil, avevano fatto una festa per ribattezzarlo e dare al cane un nome equivalente che fosse più in linea con lo spirito della comune —Presidente Mao. Al cane non importava; rispondeva a qualunque nome, purché ci fosse del cibo.
La forza dell’abitudine fece sì Carl Polaski guardasse il suo polso sinistro. Poi, mentalmente, si diede un calcio. Anche dopo tre mesi alla comune
