Drago seguì Carly con lo sguardo mentre la donna usciva rapidamente dalla camera da letto. Solo una volta che la porta si fu fermamente chiusa alle spalle di lei, lui rotolò su un fianco ed esalò un gemito di dolore soffocato nel cuscino. Dea, che male! C’era voluta tutta la sua forza per non arrotolarsi in posizione fetale e piangere come un bambino. Una risata sconcertata cominciò a sfuggirgli, ma lui la inghiottì subito quando il movimento gli provocò una nuova ondata di dolore. Le parole balbettanti di Carly – e il loro significato – lo colpirono duramente. “I denti… Mi ha stroncato involontariamente perché deve lavarsi i denti prima che io possa baciarla,” rifletté Drago, respirando profondamente dal naso ed espirando dalla bocca. “Dea, mi avrebbe ucciso se avessi cercato di fare l’