Circa quattro chilometri dopo, a meno di metà del percorso complessivo, Carly era di pessimo umore. Era caduta – di nuovo – quando il caffè freddo grande che aveva bevuto prima le aveva preso d’assalto la vescica, costringendola a fare una sosta urgente. Dato che non c’erano bagni lungo il percorso, era stata costretta a trovarsi un cespuglio da innaffiare. Naturalmente, non c’era terreno piatto da nessuna parte. Le uniche opzioni disponibili erano una parete rocciosa su cui arrampicarsi o un pendio ripido da cui scendere. I muscoli doloranti e la scarsa coordinazione, uniti al fatto che, se fosse salita, non avrebbe avuto nulla dietro cui nascondersi, le avevano lasciato come unica alternativa quella di affrontare il ripido pendio. Ce l’aveva fatta, ma non senza qualche scivolone. Il fon