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1128 Words

15 Thérèse, lasciando Dechartre, andò a colazione con la sua amica e con la signora Marmet presso una vecchissima signora fiorentina che Vittorio Emanuele aveva amato quand’era duca di Savoia. Da trent’anni, lei non era uscita nemmeno una volta dal suo palazzo sull’Arno, dove, imbellettata e tinta, con una parrucca violetta, suonava la chitarra nelle grandi sale bianche. Lei riceveva la società elegante di Firenze e miss Bell andava spesso a trovarla. A tavola, questa reclusa di ottantasette anni interrogò la contessa Martin sulla società elegante di Parigi, di cui seguiva le vicende nei giornali e nelle conversazioni, con una frivolezza che diventava augusta per la sua durata. Solitaria, conservava il rispetto e il culto per il piacere. Una volta uscite dal palazzo, per fuggire il vento

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