La signora Martin sorrise. Pensava che Choulette scherzasse. Ma lui protestò indignato. E miss Bell diede torto alla sua amica. Era un’abitudine francese – diceva – credere sempre che si scherzi.
Poi si tornò alle idee sull’arte, che, in questo Paese, si respirano con l’aria.
«Credo» disse la contessa Martin «di non essere abbastanza saggia per ammirare Giotto e la sua scuola. Quel che mi colpisce è la sensualità di quest’arte del Quindicesimo secolo, che si definisce cristiano. Non ho visto della devozione e della purezza che nelle immagini, del resto molto graziose, di Fra’ Angelico. Il resto, quelle figure di vergini e d’angeli, sono voluttuose, carezzevoli, e talvolta d’una ingenuità perversa. Che cos’hanno di religioso, quei giovani re magi, belli come donne, quel san Sebastiano, br
