7. I primissimi tempi, alle prese con il nuovo lavoro, furono estenuanti per Eunice Weldon. La signora Groat non pretendeva da lei l'impossibile, era il contrario. Il comportamento della donna, distante e introversa, cominciava a preoccuparla. Il terzo giorno parlò della faccenda a Digby Groat a colazione. - Non posso essere di molto aiuto, mister Groat - disse. - Inutile che lei butti via i suoi soldi. - E perché? - chiese lui interessato. - Sua madre vuole scrivere da sola la corrispondenza - disse la ragazza - che in ogni caso conta poche lettere. - Stupidaggini! - esclamò lui con una voce decisa e poi, rendendosi conto spaventare Eunice, continuò con un tono più calmo: - Cerchi di capire, mia madre non è abituata alle comodità. È una di quelle donne che vogliono fare tutto da so