“…e poi, in fondo... i protagonisti e tutti i morti di questo schifo sono dei vinti. Peggio, reduci. Nulla è più triste e noioso dei reduci. Letteratura, folclore. Pupi in mano a un puparo privo di sentimenti, la Storia, con le sue leggi, il suo percorso segnato…”
Le morti violente di alcuni personaggi famosi terrorizzano il mondo televisivo. Oltre agli inquirenti, un giornalista, Carlo Messina, indaga sul caso. Tutto serve per mettere insieme i tasselli di una storia drammatica ricostruita sul filo della memoria.
Delitti commessi per sabotare le produzioni dei concorrenti?
Vendette private a causa di un banale tradimento amoroso?
Regolamenti di conti maturati all’epoca di una trascorsa militanza politica?
La soluzione si presenterà a Carlo come esperienza di un orrore quasi ineluttabile, in grado di mettere in crisi una sensuale e già precaria relazione amorosa.
Raccontata in prima persona dal protagonista, la vicenda tocca alcuni temi che, dagli anni settanta fino ai giorni nostri, hanno lacerato l’Italia. Sullo sfondo Milano, metropoli affascinante ma violenta e Genova, città dove il protagonista immagina di potersi sottrarre al male.