II
– Sventrato in casa sua. Niente impronte. La polizia non parla perché non sa che dire. Te ne occupi tu.
– Chi è il morto?
– Sandro Ferrara, regista. Senza nemici, dicono.
– Sospettati?
– Nessuno.
– Quanto?
– Quanto cosa?
– Quanto ci guadagno?
– Ti ho già dato un anticipo. Mica faccio beneficenza.
– Neanche io.
– Vuoi trovarti un altro lavoro?
– Sai benissimo che senza di me chiudi la baracca.
– Datti da fare!
Discussione terminata. Si allontana. Non ho mai toccato il tasto dei soldi, ma ora è giunto il momento di farlo. Idea del cazzo! Che posso aspettarmi da questo giornale di provincia? Se la tirano da “New York Times”, ma poi si accontentano di corna di prima mano. Il corridoio separa le due fila di colleghi seduti davanti ai computer.
– Ehi! – Ho urtato Licia.
Raccoglie i documenti che le sono cascati per terra.
– Scusa Licia. Non ti avevo vista.
L’aiuto a radunare i fogli sparsi.
– Questa volta mi deve pagare bene.
– Parli del direttore?
– Quando mi capiterà di nuovo un morto ammazzato? In un anno che sono qui è la prima volta. Se vuole che me ne occupi...
– Occhio a non tirare troppo la corda, Carlo.
– Se no mi ci impicco. Lo so.
– Ti sto dando fastidio?
– Parli come i libri che leggi – Perché me la prendo con lei?
– È così che mi guadagno da vivere – Si è offesa?
Lavora part time alla pagina culturale: libri letti, analizzati, cercati in rete per confrontare, studiare, decifrare. E fa un po’ di tutto, lavori di segreteria, e a volte mi sostituisce. Qualche extra non lo rifiuta mai. Una con il suo talento è sprecata per questo giornale.
– Sei preziosa per noi.
La bacio sulla guancia. Raggiungo Luigi. Soffice, accartocciato sulla poltrona, lo sguardo torvo e una sigaretta in bilico sulle labbra, le bretelle slacciate sui fianchi e le gambe sulla scrivania.
– Marlowe o Spade? – Un’altra citazione letteraria.
– Non sono disposto a tirare sul prezzo.
– Sai bene che non si guadagna un granché con i cornuti.
– Non rompermi le balle, Carlo.
– Gli italiani sono incapaci di tradire per bene. A loro piace essere scoperti. Diventano prevedibili. Così impiego poco tempo a beccarli. Scrivo un pezzo o due, al massimo, e tu risparmi.
– Lascia stare.
– Ma si tratta d’omicidio!
– Appunto. Che ne so io se ci sai fare? Beccare un marito con eccesso di testosterone al cervello è altra cosa da incastrare un assassino vero. Investiamo tutti quanti in questa cosa, io per primo.
– Potrebbe volerci parecchio tempo per venirne a capo. Sarò costretto a scrivere molto.
– Non fare il furbo! – Ora s’incazza per davvero.
– Sì, ma le spese...
– Vaffanculo!
– Luigi, dove lo trovi un giornalista che ti fa cronaca politica, nera, rosa, pezzi di colore, recensioni e pure il fondo quando il direttore è a letto con l’amante?
– Non ricattarmi, non ti permetto!
– Sovente in rigoroso anonimato e il tutto solo per un forfait di centoventi euro ad articolo, spese comprese?
– Quanto vuoi a pezzo?
– Centonovanta. Spese a parte.
– Stai scherzando? Non posso permettermi più di centosessanta, tutto compreso.
– Sei uno strozzino, Luigi.
– E tu un giornalista arrogante. Andata?
– Domani mi metto in caccia.