Peggotty rammendò una calza fintanto che riuscì a vederci, e poi rimase lì tenendola infilata nella mano sinistra come un guanto, e con l’ago nella destra, pronta a dare un altro punto quando si fosse alzata una fiamma. Non capisco proprio di chi potevano essere le calze che Peggotty rammendava sempre, o da dove arrivasse una tale inesauribile riserva di calze sfilate. Mi sembra che dalla mia più tenera infanzia lei sia sempre stata impegnata in quel genere di lavoro, e mai nemmeno per caso in un altro. – Mi domando, – disse Peggotty, la quale alle volte veniva presa da un grande stupore circa gli argomenti più inaspettati, – cosa sia accaduto alla prozia di Davy? – Oh Signore, Peggotty! – osservò mia madre, riavendosi da una fantasticheria, – che sciocchezze che dici! – Sì, ma lo vorre