Passammo, o almeno così mi sembra, mesi interi su Peregrine, e altri ancora su altre storie. Di certo l’istituto non patì mai per assenza di un racconto; e il vino durò quasi quanto quei racconti. Il povero Traddles – non penso mai a quel ragazzo senza che mi venga stranamente da ridere, ma con le lacrime agli occhi – in generale faceva come se fosse una specie di coro; faceva le viste di venire sopraffatto dall’ilarità durante le parti comiche, e travolto dalla paura quando c’era un brano di natura allarmante nel racconto. Molto spesso ciò mi dava piuttosto fastidio. Ricordo che da parte sua era un ottimo scherzo, il fingere di non riuscire a non battere i denti ogni volta che veniva nominato un certo Alguazil nelle avventure di Gil Blas; e ricordo, quando Gil Blas incontrò il capo dei la