– Siete il ragazzo nuovo? – domandò. – Sì, signore, – risposi io. Almeno così credevo. Non lo sapevo. – Sono uno dei maestri di Salem House, – disse lui. Gli feci un inchino e mi sentii sopraffatto dal timore. Mi vergognai tanto ad accennare a una cosa comune come il mio baule, a uno studioso e maestro di Salem House, che prima che osassi farne parola ci eravamo allontanati già un po’ dal cortile. Tornammo indietro, su mio modesto suggerimento che mi avrebbe fatto comodo in seguito; e lui disse all’impiegato che il corriere sarebbe andato a prenderlo a mezzogiorno. – Per piacere, signore, – dissi, quando avevamo percorso all’incirca la stessa distanza di prima, – è lontano? – È verso Blackheath, – rispose. – Così lontano, signore? – domandai con diffidenza. – C’è un buon tratto di