Mi chiedevo come fosse ora e che cavolo stesse combinando Sharon con lui, ma non ero nella posizione per criticarla, no? «Conosci mio papà?» fece Kesh, un po’ scettica. Sembrava voler dire che non deponeva a favore di Dane. «Non lo conosco, ma so chi è». Si rialzò e mi lanciò un’occhiata. «Forse è meglio che io scompaia. Non vorrei che avesse dei problemi per essere stato nella stessa casa o roba del genere». «Pensavo che non fossi mai stato condannato» dissi io. «No, ma gli agenti per la libertà vigilata non sono degli idioti. Non tutti» corresse. Pensai che quella giornata stava diventando così “St. Martin” da farmi venir voglia di urlare. Perché cavolo nel mio quartiere doveva essere normale conoscere a memoria le condizioni della libertà sulla parola, tra le quali figurava “non fr