Gwen non ci poteva credere. Eccolo lì, quell’abominevole aristocratico, quel pretesto di uomo, che lei odiava più di ogni altra cosa; eccolo il ragazzo che aveva tentato di separarla da Thor, che le aveva riempito la testa di bugie, che l’aveva tormentata per una vita. In qualche modo quel viscido essere aveva seguito la sua carovana e in qualche modo era riuscito a eludere la sorveglianza delle sue guardie. Non ne era sorpresa: era insistente, implacabile, e un eccellente bugiardo. Ed era molto bravo a convincere gli altri della sua regalità. Ovviamente non lo era. Era al massimo un membro di terza classe della famiglia reale, un lontano cugino dei suoi genitori. Eppure questo non bastava a fermarlo dal sentirsi diversamente. Non aveva mai incontrato nessuno meno appropriato. Avvampò pe