FERN
Dopo il sogno del castello, non riuscii più fermare le visioni. Arrivavano in modo incontrollato, tormentando i miei giorni. Non osavo guardare l’acqua nella mia tazza o il calderone del brodo, men che meno il fuoco. Le ragazze più giovani, ormai, si erano abituate a vedermi cadere in trance e mi prendevano persino in giro. Juliet, invece, mi teneva d’occhio più da vicino, con la preoccupazione scritta sul volto. Di tutte le mie amiche, era l’unica a capire cosa stesse succedendo. Mi aiutò a nasconderlo alla nostra guardia Berserker. Fu facile, perché ormai il tempo si era guastato e non uscivamo più dal rifugio.
«Da quanto tempo hai le visioni?» mi chiese Juliet sussurrando, un pomeriggio. Eravamo sedute in un angolo ed era stata intenta ad accendere il fuoco, quando un’altra delle
