FERN
Prima
Un momento prima, io e Violet eravamo nascoste sotto al tavolo. Subito dopo, il pesante mobile non c’era più e noi finimmo nelle mani dei nostri rapitori. Quello con la barba prese Violet, sollevandola dalle braccia consenzienti. Quello dai capelli chiari, invece, prese me. Si chiamava Svein.
Fissai il suo volto mentre mi stringeva al petto e correva lungo il corridoio che sfumava man mano che il mio rapitore mi portava via. Saltò dalla finestra rotta e atterrò con destrezza sul prato. Quello che si chiamava Dagg entrò a grandi passi nella foresta con Svein alle calcagna. La folta chioma inghiottì l’abbazia.
In un attimo, la casa che per tanti anni avevo reputato mia sparì.
La luce della Luna filtrava tra le foglie, illuminando il volto del mio rapitore. Si muoveva con estr
