Capitolo quinto – Mamma, mamma, sono tanto felice! – mormorò la fanciulla, nascondendo il viso nel grembo della donna avvizzita e dall’aria stanca, che, girando le spalle alla luce cruda e importuna, sedeva sull’unica poltrona che conteneva il loro frusto salotto. – Sono tanto felice! – ripeté – e anche tu devi essere felice! La signora Vane fece una smorfia e posò sul capo della figlia le mani sottili, imbiancate al bismuto. – Felice! – fece eco. – Io sono felice quando ti vedo recitare, Sybil. Tu non devi pensare ad altro che alla tua arte. Il signor Isaacs è stato molto buono con noi e noi gli dobbiamo dei soldi. La ragazza alzò gli occhi, arrabbiata. – Soldi, mamma? esclamò. E che importanza hanno i soldi? L’amore conta più del denaro. – Il signor Isaacs ci ha anticipato cinquanta