12.

900 Words

12. Isabelle Mia madre mi abbracciò forte ed entrambe iniziammo a piangere. Solo in quel momento mi resi conto in modo compiuto di quanto dovevano aver sofferto lei e mio padre durante la mia prigionia. Ed ero stanca, provata dopo ore di viaggio in una navicella pirata, ma la tensione che dovevano aver provato loro aspettando il mio arrivo batteva di certo la mia. «Tesoro... quasi non ci credo» mormorò mia madre, scostandosi appena per guardarmi in faccia. «Sono qua» sorrisi io. Andai via allacciata alla sua vita, con mio padre a fianco, sollevata di essere di nuovo a casa, libera, tra la mia gente. Mentre salivo con loro sulla nostra navicella di superficie mi guardai attorno, riconoscendo l’odore dell’aria di Vert, sentendo la dolcezza del suo sole sulla pelle. E solo in quel momen

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