10. Lunaria Quel maledetto allarme suonò, Larsen si sfilò da dentro di me e attivò le comunicazioni usando il pannello di controllo sopra il letto. Io caddi su un fianco, ancora completamente in fiamme. Bagnata, tremante, con il buchetto posteriore che pulsava insoddisfatto. Lottai contro l’impulso di rialzarmi sulle ginocchia e iniziare a succhiargli il cazzo, che era ancora eretto tra le sue gambe. «Generale, abbiamo ricevuto in questo momento una richiesta di aiuto proveniente da Praesidium III, quadrante...» «So dov’è» lo interruppe lui. Aveva il viso sudato e stava ancora ansimando, ma il suo uccello andò lentamente giù. Considerando le sostanze che aveva in circolo nell’organismo non dovette essere neppure troppo semplice metterlo a riposo. «Che genere di problema hanno?». «Sono