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Natalie
Mi svegliai a letto, dove Roark mi aveva portata una volta asciugatesi le lacrime. Lanciando un’occhiata alla sveglia sul comodino, vidi che erano circa le quattro del mattino. Fuori era ancora buio, ed io ero troppo comoda per muovermi. Mi rannicchiai tra le coperte pesanti, più felice che mai. Roark era lì, con me. Con noi.
Allungandomi verso di lui, la mia mano entrò in contatto con le fredde e vuote coperte.
Il panico si impossessò di me e mi misi subito a sedere, guardando in giro per la stanza da letto nella tenue luce, cercando il mio compagno, spaventata che avesse potuto cambiare idea, che fosse tornato su Trion senza di me. Era stato lì sul serio? Era stato un sogno? Il mio corpo si sentì usato, i miei muscoli indolenziti, la mia fica intorpidita. Sentii il suo sem
