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Roark
Aprii gli occhi. Li sbattei. Ancora. Sentii il mio nome.
“Roark!”
“Consigliere”
Rantolai mentre venivo spostato. Tutto mi faceva male e non riuscivo a togliermi dal naso la puzza di quel maledetto nox. E del sangue. Della carne bruciata. Del dolore. Odoravo di dolore.
“Sollevatelo delicatamente. Avrà bisogno almeno di un intero giorno nella capsula di rigenerazione.”
All’inizio vedevo solo tutto bianco, poi qualche colore confuso, e infine tutto si mise a fuoco. Compreso il volto sporto sopra di me.
“Si sta svegliando.” Seton, il mio secondo in comando, sospirò e mi fece un sorrisetto cupo. Seton era più vecchio di me di due anni, un amico fidato. La stirpe della sua famiglia andava indietro nel tempo tanto quanto la mia. Come ultimogenito della mia famiglia ero stato elett
