Trey Per un secondo lo faccio, guardo lo spettacolo. E che il cielo mi aiuti, mi piace. Le dita affusolate di Sheridan abbassano pian piano la calza, scoprendo una gamba perfetta. Ne toglie una, poi l’altra, le appallottola e le infila dentro alla scarpa rotta, rialzandosi per lanciarmi un’occhiata di trionfo. “Se non hai intenzione di discutere le cose come una persona ragionevole, questa conversazione è finita.” A piedi scalzi, ruota su se stessa per uscire. Non se ne parla che attraversi il club a piedi nudi: il mio club, con il pavimento ricoperto di bicchieri rotti e sporco e chissà che altro, cazzo. Facendo ondeggiare i fianchi, fa un passo fuori dalla porta. “Non così veloce.” La afferro alla vita e la sollevo, mettendomela facilmente in spalla. Lei si dimena, gridando, le gambe