CAPITOLO SEI Stefania si svegliò in un mondo pregno di agonia. L’intero universo sembrava essersi avvitato in lei formando una palla di dolore che le stringeva lo stomaco. Le sembrava di essere stata fatta a pezzi… ma effettivamente era stata tagliata e aperta. Quel pensiero bastò a farla gridare di nuovo, e questa volta non c’erano sacerdoti o guerrieri a sentire la sua agonia: solo il cielo aperto sopra di lei, visibile attraverso il fosco turbinio delle sue lacrime. L’avevano trascinata fuori da qualche parte e l’avevano lasciata lì a morire. Le ci volle tutta la sua forza per sollevare la testa quel poco che bastava per guardarsi attorno. Quando lo fece subito desiderò di non averlo fatto. C’erano immondizie che la circondavano fino a dove l’occhio poteva vedere. C’erano cocci rott