Capitolo XVII (Indice) Con Marco al seguito, Giunio Marcello era andato da Gaio Tullio, pur prevedendo che, a quell’ora e come ogni giorno, il superiore stesse pisolando in ufficio al proprio tavolo dopo il consueto abbondante pranzo, incurante di quanto potessero pensarne i suoi scrivani. Effettivamente l’aveva trovato ammosciato nel sonno sulla propria seggiola, il mento sul petto: “Operazione conclusa”, gli aveva lanciato con forte tono di voce dalla porta, svegliandolo all’improvviso. “Eeh?” aveva mandato fuori il pletorico centurione tornando in sentimenti: “Aah… sì, vieni… hai fatto?”. “Con successo, ma è solo la prima parte dell’operazione” e, portatosi davanti al tavolo di Gaio Tullio, gli aveva presentato un breve rapporto verbale sull’interrogatorio e la confessione d’Anassim