3. «Non avevi una pistola?» le chiese, quando risalirono in macchina. A Erin le mani tremavano forte. Cercò di stringerle sul volante in modo che non si vedesse. Fatica sprecata. «Non è che fai guidare me? Senza offesa, ma sembra che ti sia venuto il Parkinson». Erin cercò di sorridere. Scese dalla macchina e salì al posto del passeggero, mentre Walker scivolava dietro al volante. «E comunque ce l’ho, una pistola. Nella fondina, sotto alla giacca». Walker mise in moto e scese dolcemente dal marciapiede. «See, lo so. Fondina ascellare, sul lato sinistro. Se fossi in te terrei i bottoni slacciati, la prossima volta. Così magari se ti serve riesci a prenderla in tempo». «È... solo un ragazzino». L’altro evidentemente decise di non insistere. «Andiamo a casa tua, ora?» chiese. «Perché ho