8. Alcuni degli appartamenti che sceglievano gli ex-detenuti assomigliavano a celle. Non era solo una questione economica, era una scelta precisa, consapevole o meno. Piccole stanze senza finestre o con solo una finestrella minuscola, le due pareti che quasi si toccavano e il soffitto basso. Dopo aver passato tanto tempo in prigione, gli spazi aperti ti inquietavano sottilmente. Non ti sentivi a tuo agio. I luoghi angusti ti facevano sentire protetto e a casa. Il monolocale di Walker non era così. Era un monolocale, vero, solo una stanza quadrata con un bagno annesso. Ma il soffitto era alto e c’era una grande finestra da cui entrava la luce chiara del pomeriggio. Era ordinatissimo, e in questo si vedeva un’abitudine presa in prigione. Le pareti erano di un verde chiaro sbiadito, il pav