Ma gli mancavano le parole e l’abitudine a conversazioni come quella, così era rimasto in silenzio. Oltretutto, da quando era successo, aveva iniziato a notare piccole cose a cui prima non faceva caso. La forma del mento di Bill. Il suo pomo d’Adamo. Il blu dei suoi occhi. Era una cretinata e doveva smetterla subito, ma per il momento non ci era riuscito. Avvistò Wilson al solito angolo e quello lo distolse dai suoi pensieri. Wilson gli rivolse uno scontroso cenno di saluto. «Quanto pensa che andrà avanti questa storia?» gli chiese, senza tanti giri di parole. Kayal si strinse nelle spalle. «Non molto. Presto inizierò a orientarmi da solo». Jade gli aveva raccontato che la leggenda voleva che fosse stato il predecessore di Wilson a battezzare il quartiere Tenderloin. Riferendosi al n