4. Giovedì. La svegliò il suono del cellulare. Insistente. Lenny emise un mugolio di dolore e socchiuse gli occhi. Dov’era il telefono? Perché non era sul comodino, in ricarica? Anzi, perché il comodino era una mensola di vetro satinato? Poi mise a fuoco la stanza in cui era. Non la sua. Dove cacchio era? Il cellulare continuava a suonare e il rumore veniva dalla sua borsa. Lenny si allungò fuori dal letto e lo pescò dalla tasca anteriore. Mentre lo faceva prese coscienza di essere nuda, sotto il morbido piumino blu elettrico. «Steve? Che succede?». Steve era il suo agente. Che la svegliasse alle... a un’ora imprecisata del mattino, era insolito. «Mi prendi per il culo? La strana coppia? La foto nel frame centrale del sito del Sun?». Lenny sbatté le palpebre. Dove cavolo era? Sul s