Mi appoggiai a lei. «È sopravvissuto alla Bratva e alla Triade ed è l’uomo più temuto di tutta la Famiglia di New York, Gianna. Ti ammazzerà.» Mia sorella si strinse nelle spalle. «Per te sarei disposta a farlo.» Mi staccai da lei. «Sei sempre la mia sorellina. Dovrei proteggerti.» «Ci difenderemo a vicenda» bisbigliò. «Il nostro legame è più forte di quegli stupidi giuramenti, dell’omertà e dei loro patti di sangue.» «Non voglio lasciarti. Odio dovermi trasferire a New York.» Gianna deglutì. «Verrò a trovarti spesso. Papà sarà contento di liberarsi di me.» Bussarono alla porta e mamma entrò nella stanza. «È ora.» Ci scrutò in viso, ma non disse nulla. Gianna fece un passo indietro, lo sguardo febbrile fisso nel mio. Quindi si voltò e uscì. Mamma si concentrò sulla giarrettiera appog